WONDER TRIO: 3 modi per regalarsi le storie a Natale… anche se non stanno dentro ai libri
Fedele al patto che abbiamo condiviso dalla prima uscita di queste recensioni (specialmente dei Wonder trio), vi confermo che non vi consiglierò libri che parlano di Natale o nuove uscite che in qualche modo lo riguardino. Mi piace circondarmi di libri che mi fanno venire delle idee e a Natale le vorrei ancor più luminose. Ugualmente mi diverte immaginarvi sfogliare pagine di Amazon, visitare mercatini e dragare scaffali di negozi in cerca del regalo perfetto quando invece lo so cosa vorreste fare: raggomitolarvi sotto a un plaid con una tazza calda ad ascoltare la vostra musica preferita e compilare la letterina di Babbo Natale affidando romanticamente a una busta i vostri più segreti desideri.
Bene, in questo Wonder trio dedicato a chi vuole regalare (o regalarsi) le storie anche se non stanno dentro i libri, vi ho messo tutto: la tazza calda, la vostra musica preferita e persino la busta per la letterina (tutto “da leggere” e in qualche modo “sfogliare”, ovviamente).
Attenzione: questo è un post per nostalgici sedentari, ci troverete vintagismi confezionati con ragguardevole amore e ottime scuse per consolidare la vostra conca da divano.
#1
Mettete a bollire l’acqua, cominciamo proprio da quella piccola ritualità che spesso accompagna le nostre letture: una buona tazza di tè. Nella cerimonia del tè in Giappone non ci si dovrebbe concentrare su altro se non sui gesti di quella ormai un po’ dimenticata pratica zen fatta di silenzi e raccoglimento personale. Ma qui la cerimonia è “all’italiana” e in fin dei conti omaggia comunque una bella tradizione: quella di raccontarsi storie in un momento conviviale. “La lettura ha scoperto l’acqua calda!”, Narratè ci apostrofa così per invitarci ad assaggiare il suo storytelling tea, ovvero un infuso accompagnato da una storia la cui lettura dura 5 minuti, il tempo d’infusione. Il prodotto si presenta come una busta di circa 10x10cm (la tea bag), in carta 100% riciclata, che è a tutti gli effetti un libricino da sfogliare dove, al posto del frontespizio, c’è una bustina di infuso pensata per bastare per due tazze abbondanti. Sul retro, le istruzioni su come consumare questa deliziosa chicca editoriale che ha scelto per logo una tazza lettrice coi piedini. Quando mi ci sono imbattuta credevo di trovarmi di fronte a una strategia di promozione ben fatta, ma è bastato aprire il sito per capire che Narratè è davvero un progetto editoriale, con una sua modesta ma nobilissima missione, con un suo formato specifico e una buonissima intuizione di fondo nell’aver fatto del link naturale che unisce spesso lettura e degustazione il centro della propria identità.
Per stuzzicare appetito e curiosità, c’è una lista di scatolotte tematiche tra cui scegliere, vere e proprie collane che suggeriscono percorsi di esplorazione tutti italiani, ispirati al gusto di scoperta degli intellettuali seicenteschi impegnati nei loro “Grand Tour”. Ogni kit è rigorosamente bilingue (italiano e inglese) e non mancano gli illustrati dedicati ai più piccoli (con infusi senza caffeina o teina) con le fiabe del buongiorno scritte da Roberto Piumini e disegnate da Cecilia Cavallini (queste ultime finite anche in una recente Re-Belle box, bauletto di contenuti per corrispondenza tutto al femminile). A voi resta l’onere di abbinarci i giusti biscotti (insomma, mica potrò dirvi davvero tutto io!).
#2
E ora confesso: quando parlavo di colonna sonora non sono stata del tutto sincera. La musica c’è e sono certa ci sia anche la vostra preferita, ma non si ascolta… piuttosto si guarda perché è disegnata. Lo so, vi ho privato in un attimo del liberatorio “push” sul play che inaugura la goduria sonora, ma un gesto da fare c’è e forse non lo fate da parecchio: aprire la confezione di una musicassetta e srotolare il booklet a fisarmonica che contiene. “This is not a love song”, ma invece forse sì, di sicuro è una cosa che mi ha fatto innamorare. Abbreviato in TINALS, questo progetto raccoglie contributi illustrati dedicati a grandi canzoni (coprendo diversi decenni, con innumerevoli capisaldi anni ‘90), ognuno opera di un disegnatore diverso e ognuno confezionato all’interno di una custodia da musicassetta. Potete scorrere l’elenco cercando il vostro disegnatore del cuore, potete fare una ricerca specifica partendo dal titolo del brano musicale che vi augurate di trovare. Se siete musicalmente e visivamente onnivori, vi faccio compagnia: uno dei miei acquisti comprende “Il mondo prima” dei Tre Allegri Ragazzi Morti illustrata da Mabel Morri e “It’s oh so quiet” di Bjork disegnata da Salvatore Giommaresi. Ma ci sono più di 100 articoli tra cui navigare. Ci sono i miei 13 anni col mio walkman azzurro metallizzato e le biro che usavo per disegnare sul diario e riavvolgere il nastro inceppato.
Da un po’ di tempo ci sono anche i videoclip e le vhs che omaggiano grandi film. Io lo so che i disegni non si ascoltano, ma so anche per certo che ‘si sentono’ e credo che quando una storia (come può essere una canzone) passa di mano e si trasforma in un’altra storia allora ha compiuto esattamente la missione generativa e generosa che dovrebbero avere le storie.
#3
Siamo partiti con una bustina, ma vi avevo promesso una busta e, anche se queste non possono garantirvi il guizzo di gioia conseguente alla scampanellata del postino, non sono certo da meno in quanto a effetto sorpresa. Sono le buste di Ab editore per la collana “L’imbustastorie”. 8 buste e 8 paesi (dal Giappone al Brasile, dalla Polinesia alla Provenza,…) con fiabe e leggende inedite per l’Italia, confezionate con un sapore ottocentesco di fogli ingialliti, vecchie cartoline illustrate, font che simulano la scrittura a mano. Se vi piace giocare, gli elementi ci sono tutti e, anche se la fiction del pacchetto è palese, è divertente acquistare questi piccoli tesori al buio perché le buste sono chiuse, distinte solo da una discreta etichetta che le colloca geograficamente nel paese di riferimento. Il progetto è in collaborazione con La bottega dei traduttori, un collettivo di traduttori volontari con la missione di divulgare testi poco noti di qualunque genere. In ciascuna busta, oltre ai racconti stampati su singoli fogli proprio come fossero le pagine di una lettera, troverete un foglietto con note sull’autore, sul testo ma anche sul traduttore.
Il catalogo va arricchendosi anche con le buste tematiche (“Pagine d’autore”) che raccolgono 4-5 racconti di autori celebri (Dickens, Stevenson, Kafka, Wolf). Se il mistero vi spaventa, insomma, ci sono appigli con i quali rassicurarsi, ma godersi un viaggio inaspettato in busta chiusa verso terre letterarie lontane credo sia davvero un regalo bellissimo da fare e da concedersi. Siamo spesso “lettori forti”, con il nostro gusto preciso, con i nostri link che tracciano la via sicura delle wishlist da cui sappiamo non rimarremo delusi, ma abbiamo anche il diritto di essere sorpresi e di gustarci un piccolo fremito di rischio. Aprire una busta di cui non sappiamo niente e che parla di una terra lontana (e spesso di un’epoca altrettanto lontana) è come affacciarsi dal finestrino di un treno in velocità: sono pochi istanti di aria nuova che ci ricordano quante cose diverse da noi sono esistite e che è bello respirarle un po’ anche se siamo solo di passaggio.
La lettura che dura il tempo di un’infusione
This is not a love song
Ogni cassetta una canzone d’amore illustrata
Racconti e pagine d’autore in busta a cura di Ab Editore e Bottega dei traduttori