Recensione – “L’autobus di Rosa”: in viaggio verso la storia
Ogni viaggio ci permette di imparare qualcosa di nuovo, ma ci sono insegnamenti che portano con sé la grandezza di tanti anni di storia.
Di certo, neanche le guide che ci accompagnano in questi viaggi sono tutte uguali. Alcune hanno vissuto in prima persona ciò che stanno per raccontare e conoscono bene l’importanza della narrazione. In quei casi tutto assume una sfumatura unica, come succede al piccolo Ben in quest’albo con testo di Fabrizio Silei e illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello, edito da Orecchio Acerbo Editore.
La meta è l’Henry Ford Museum di Detroit, che ospita una bellissima collezione di mezzi d’epoca, tra cui un vecchio autobus con direzione Cleveland Avenue. È proprio quello che il nonno voleva far vedere a Ben: basta saltarci su ed ecco riaffiorare i ricordi.
Le immagini si trasformano in bianco e nero, perché così ci appaiono i tempi passati e perché erano momenti in cui quei due colori sembrava dovessero contrapporsi per sempre.
È in questo modo che il nostro protagonista viene a conoscenza della storia di Rosa Parks che, a bordo di quell’autobus, aveva saputo dire di no a chi le ordinava di alzarsi per fare posto ai bianchi. Un “No” che tanti altri, nemmeno il nonno di Ben – che sedeva lì, come Rosa – avevano avuto il coraggio e la forza di pronunciare. A lui (ma anche a tutti noi), per cui sarà sempre difficile cancellare il rimpianto per non avere fatto abbastanza, non resta che ricordare e raccontare, due azioni altrettanto fondamentali.
Quel giorno era il 1 dicembre 1955 e fu l’inizio di una rivoluzione, per cui combatterono personalità come quella di Martin Luther King. Da allora sono trascorsi tanti anni e quel gesto ha portato ad un mondo con maggiore parità di diritti e possibilità, come suggerito dal meraviglioso finale.
Tanti i punti di forza di quest’albo: dalla delicatezza e ironia del testo di Fabrizio Silei, alle illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello e le scelte grafiche, sempre attente, di Orecchio Acerbo Editore. Anche la formattazione del testo sembra, infatti, seguire lo spessore delle parole.
Tra le curiosità vi è, invece, la scelta dell’illustratore di omaggiare Edward Hopper, uno dei maggiori pittori americani – con delle tavole che rimandano a suoi dipinti.
Un libro da leggere insieme ai più piccoli per scoprire l’importanza che hanno alcuni rifiuti, ché dire “No”, contrariamente a quanto si possa pensare, non sempre è qualcosa di negativo. E per ricordare che: “C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo”.
Immagini: “L’autobus di Rosa”, Fabrizio Silei – Maurizio A.C.Quarello, ed. Orecchio Acerbo Editore, 2011