La balena della tempesta – un libro che parla di famiglia
La meraviglia del mondo,
la bellezza e la potenza,
la forma delle cose
I loro colori, le luci e ombre,
questo ho visto.
Guarda anche tu, finché dura la vita.
Già nel risguardo Davies ci comunica qualcosa d’importante, una direzione che ci trasmette il tornare indietro. Ma, tornare dove? A riva.
C’è qualcosa che è stato perso e va ritrovato. Forse è proprio la visione della bellezza delle cose che abbiamo perso lungo la via, lungo la strada, e lui vuole ricordarci come ritrovarla.
Ma sto dicendo troppo.
La balena della tempesta è un libro poetico, scritto e illustrato con maestria da Benjii Davies (ed. italiana Giralangolo), che riesce sin dalle prime pagine a farci immergere in quella tempesta che è protagonista dell’intero libro. Una tempesta fatta di acqua, di ombre, di nuvole scure, ma che rappresenta anche i turbamenti nell’animo di Nico, il bambino dalla maglia bianca e blu a righe che ci accompagnerà in questa storia.
La balena nella tempesta è molto di più di ciò che vuole raccontare. È la storia di un padre di un figlio rimasti soli, e la storia di una tempesta, è la storia di una famiglia che torna ad essere unita.
Nico vive in un isola con suo padre e sei gatti. Nico è un bimbo solo perché suo padre è spesso via per lavoro.
Ma presto il destino di Nico cambierà radicalmente e gli porterà in dono un’amica speciale, una piccola balena.
Finalmente Nico ha un amico con cui confidarsi, a cui raccontare la sua vita sull’isola. Finalmente Nico non è più solo.
Quando il papà torna a casa non si arrabbia con Nico, anzi, questo evento unisce ancora di più padre e figlio. Infatti nonostante Nico sapesse di dover dire addio alla balena, sapeva che questa era la cosa giusta da fare, non da solo, ma con suo padre.
L’acqua, la tempesta e il vasto oceano sono i protagonisti di questa storia.
L’acqua, elemento di vita, continuerà a dar vita in una vasca alla piccola balena ormai dispersa, l’oceano divide e unisce in un secondo momento padre e figlio in un gesto, liberare la balena, che li unirà per sempre.
Anche il secondo risguardo, che chiude il libro, è un chiaro messaggio di vita che va avanti, che riprende il suo percorso.
Le balene, questa volta unite, come uniti sono Nico e suo padre, tornano verso l’oceano. Verso casa.
Mi piace immaginare, che nel mondo dei pesci, esista la versione della balena “Il bambino della tempesta” e che anche per lei l’incontro con Nico sia stato un momento di cambiamento della sua vita.
Un libro da tenere nella propria libreria, non solo perché ha delle illustrazioni molto belle, ma anche perché sa raccontare con pochissime parole la storia di una famiglia ed entrarti nel cuore.
Buona lettura.