Vedere con le dita – Il premio per l’editoria tattile a due sorelle molto creative
L’illustrazione è, per sua definizione, una forma d’arte visiva. Questo è quello che si pensa in genere. Ma non è così.
L’illustrazione è un mondo variegato, dove i linguaggi si intersecano e si sovrappongono e a volte bisogna attivare “altri sensi” per fruire di un’opera d’arte. E’ il caso dei “libri tattili”, destinati a non vedenti e ipovedenti. Non è per niente facile lavorare ad una illustrazione che non si vede con gli occhi. Bisogna giocare con le forme, gli spessori, trovare il modo di incuriosire e sorprendere senza l’ausilio di colori o raffinate tecniche pittoriche, provare a “vedere” con le dita. Non è facile. Ma qualcuno ci riesce.
Io conosco qualcuno che ci ha provato e ha centrato il bersaglio! Ora vi racconto com’è andata. Cominciamo dalla fine.
Domenica 18 giugno 2017 si è tenuta la premiazione del concorso per l’editoria tattile “Tocca a te!” e io sono molto emozionata, perché le vincitrici, Lucia e Ilaria Macchiarini, sono due mie amiche! Sono felicissima per loro, anche perché ho visto il libro in lavorazione e il premio è ampiamente meritato. Il loro libro, “Tana”, si è aggiudicato il premio come miglior libro tattile italiano e ad ottobre volerà in Francia, per rappresentare l’Italia alla competizione internazionale Typhlo e Tactus.
La giuria, composta tanto da adulti che da bambini, ha voluto premiare il libro anche con la Menzione Speciale Serafico come miglior libro sulla pluridisabilità, scegliendolo fra ben 246 proposte!
Ilaria e Lucia sono sorelle, unite dalla passione per i libri. E’ il loro primo lavoro editoriale, e l’emozione è alle stelle. Lucia è la “scrittrice” del duo, Ilaria ha una buona mano e sono convinta che potrebbe tentare la strada dell’illustrazione. Hanno nel cassetto un libro fatto in tandem (testo di Lucia e disegni di Ilaria) che ancora non ha visto la luce… chissà, magari ora penseranno a pubblicarlo.
Intano si godono il successo di “Tana”. Lucia è l’autrice del testo. Lavora come copywriter in radio e scrive commedie teatrali. Ilaria lavora tutto il giorno in mezzo ai computer, ma ha trovato il tempo di assemblare, tagliare e cucire ogni pagina del prezioso libro. Un lavoro immenso. Ogni pagina ospita la tana di un animale diverso. A sinistra il testo in rima, stampato con caratteri tipografici e braille, a destra una vera e propria tana, in cui bisogna infilare la mano per scoprire qual è l’animale che la abita. Un libro sorprendente, divertente, adatto anche a chi non ha problema di vista. Quanti di noi, adulti e bambini, non si divertirebbero a infilare la mano per indovinare che animale è?
Lucia e Ilaria, conoscevate i libri tattili?
A dire la verità no, è successo tutto per caso, alla Children’s Book Fair abbiamo trovato un depliant con la promozione di questo concorso e l’idea ci è piaciuta subito, quindi abbiamo detto, perché non tentare?
Come vi è venuta l’idea della “tana? Il testo è stato scritto appositamente per il concorso?
Sapevamo che era fondamentale trovare un’idea innovativa e ne abbiamo partorite e scartate tantissime.
Poi portando a spasso i cani nella campagna toscana, circondati da conigli e ricci abbiamo avuto l’ispirazione e così è nata Tana. Il progetto ci ha entusiasmate immediatamente e così è cominciato il nostro percorso. In ordine sono nati dunque l’idea, il testo e la realizzazione.
Lucia: Il testo mi è venuto di getto perché scrivere è la mia prima e grande passione. Ho scritto già diversi libri per bambini, testi teatrali ed ora mi sto cimentando nel mio primo libro fantasy e in una raccolta di racconti umoristici.
Avete usato materiali di riciclo o avete cercato specifici tessuti e oggetti che potessero dare determinate sensazioni tattili?
E’ stato un lungo lavoro di ricerca durante il quale abbiamo trascorso più di un mese a toccare qualsiasi cosa e a porci numerosissime domande, trattandosi di un campo che non conoscevamo.
Ilaria: Ho cercato di selezionare materiali che al tatto ricordassero le varie tane degli animali e che producessero delle sensazioni di sorpresa e meraviglia. Il mio desiderio di creare mi ha portata a sperimentare durante questi anni moltissime tecniche, pittura su stoffa, su vetro, taglio, cucito che in questi libri tattili possono essere combinate tutte insieme ed è divertentissimo.
Qual è stata la cosa più difficile da fare?
Abituarsi a non guardare con gli occhi ma con le mani e soprattutto con il cuore… e poi rimettere a posto tutto quello che avevamo sparpagliato per la casa!!
Pensate di proseguire in questo percorso e continuare ad esplorare l’editoria dedicata alle disabilità?
Sicuramente, questa occasione ci ha dato l’opportunità di fondere le nostre due grandi passioni, la scrittura (Lucia) e la creatività (Ilaria) e mai ci saremmo immaginate di ricevere in cambio una gioia così grande, quella di vedere i piccoli bambini non vedenti della giuria apprezzare la nostra creazione.
Questo premio è arrivato a sorpresa… ora che sogno vorreste realizzare?
Avevamo già in mente di creare una casa editrice ed ora sappiamo che non solo questo progetto è realizzabile, ma che all’interno ci sarà anche un piccolo spazio per la lettura… in punta di dita.