Intervista a Daniele Nicastro – autore di “Io, Chiara e la luna”
Abbiamo fatto una breve incursione nello studio di Daniele Nicastro, autore per ragazzi italiano affermato e brillante, amato dai lettori perché capace di regalare emozioni sincere e prive di stereotipi.
Sappiamo che tra pochi giorni sarai protagonista di un webinar nel quale ci parlerai del tuo lavoro. Ci anticipi qualcosa?
Sì, mi hanno coinvolto in questa avventura che fa capo al progetto Omero – del quale faccio parte e che si occupa di promozione alla lettura, una cosa che mi piace moltissimo fare, e che ritengo parte integrante del mio lavoro – all’associazione Aduntratto che invece si occupa di illustrazione. Stiamo preparando l’incontro, e sono un po’ preoccupato perché avrò a che fare con una persona che mi darà filo da torcere!
Davvero? E lo fai lo stesso?
Ma no, scherzo! Mi fido, anche perché mi ha detto che parleremo del mio lavoro, di come nascono le idee e come si costruiscono le storie, sono preparato!
Non lo metto in dubbio! I tuoi ultimi titoli sono tutti dei successi! Quale è il segreto?
Io credo che lo studio sia molto importante! Quest’anno sono usciti “Io, Chiara e la luna”, (Paoline Editoriale) la cui protagonista ha una malattia rara dal nome impronunciabile, abbreviato in XP. La prima volta che ne ho sentito parlare nemmeno mi sembrava una malattia vera. Ho dovuto leggere un trattato medico-scientifico, spulciare interviste, guardare documentari, e man mano che scoprivo ogni sua caratteristica la mia storia si infarciva di scene, dialoghi, desideri ed emozioni. E quando ho raccontato la storia di Khalifa, un immigrato da medaglia (Einaudi Ragazzi) ho indossato i panni di un bangladese partito per Roma in cerca di fortuna. Ho immaginato la sua delusione, le difficoltà della sopravvivenza, la rabbia e la disperazione. Come si fosse sentito nel compiere un gesto eroico, perché nessuno sa di essere un eroe finché non lo diventa. Il fatto è che si può parlare di qualsiasi cosa con i ragazzi, bisogna farlo con tatto e responsabilità quando trattiamo temi profondi.
E probabilmente questo è alla base del tuo successo presso i ragazzi, sentono la tua attenzione verso di loro! Sappiamo che tempo fa hai dichiarato che quello che fai è il lavoro più bello del mondo: ne sei sempre convinto?
E me lo chiedi? Pensa, faccio un lavoro per cui ogni frase, azione, ogni valore che comunicherò attraverso le mie storie potrà avere una grandissima influenza sui ragazzi che leggeranno i miei libri. Sia in positivo che in negativo. È una grande responsabilità. Ma anche un privilegio: posso suggerire loro che la realtà che ci circonda è modificabile. Suggerire che se qualcosa ci va stretto, ci fa star male, c’è sempre un modo per ribaltare la situazione, per cambiare le regole sbagliate. Come definiresti un lavoro del genere?
Ci hai decisamente convinto! Tu stai lavorando e non vogliamo disturbarti a lungo, per cui scappiamo e ti lasciamo con la lavagna, il quaderno degli appunti, e l’immancabile computer, strumenti fondamentali di cui parlerai agli ascoltatori. Prima di salutarci ci lasci cinque parole che compariranno nel tuo webinar?
Volentieri! Pronti? Allora Suggestione, Mappa, Artigiano, Editor e …Umiltà!
Ecco fatto, adesso la nostra curiosità è alle stelle! E penso anche quella di chi leggerà questa intervista! Buon lavoro, e a presto per saperne di più su Daniele e i segreti del suo lavoro!
al webinar con Daniele Nicastro




