Il tour di sopravvivenza alla Bologna Children’s Book Fair
Oggi mi rivolgo a te, illustratore della prima o ultima ora che stai preparando il bagaglio per la fiera. Tu, che hai posto speranze e risorse per quel singolo giorno (o forse tutti e quattro) e vuoi che la tua carriera decolli.
Tu, che hai già preso ogni appuntamento possibile con gli editori.
Sono qui per ricordarti che la fiera è estenuante.
Una giungla dove solo i più forti e i più scaltri riescono a sopravvivere.
Code interminabili, il muro del pianto, centinaia di colleghi che sono mille volte meglio di te (e sicuramente di me), lingue sconosciute, sudore, caldo, il pass che non passa, sono solo alcuni dei mille imprevisti che dovrai abilmente superare.
Arrivare alla fine della prima giornata è una impresa ardua, ma arrivare a giovedì è un obiettivo solo per pochi, per i più consumati, per quelli come te!
Oggi sono qui proprio per aiutarti ad arrivare alla fine di questa fiera bello come il sole, con le suole consumate e le tasche piene di cavolate!
Una volta superato il bagarino, la coda e il tornello, il primo posto che bisogna cercare è quello del survival corner (hanno anche un bel programma di incontri, leggilo e se c’è qualche conferenza è bene andarci!), gli anni passati avevano un depliant con i migliori suggerimenti per la fiera.
Dopo aver adempiuto al tuo primo compito, sarà ora di mettere quel tuo bell’iPad (con il portfolio in formato pdf) in un posto sicuro. Non pensi che una borsetta Aduntratto faccia al caso tuo? Belle, capienti, e gratuite! Devi solo seguire i nostri social, rispondere ai sondaggi, ma già ti sto anticipando troppo, rendendo la vita troppo semplice.
Se fossi arrivato tardi e non avessi ricevuto la borsina di Aduntratto sappi che ci saranno molte altre belle borsine se ti guarderai intorno. In quel caso, lo so, è una maledizione.
Vesti la tua faccia di bronzo migliore e cerca la borsina che più fa per te, richiedila con un certo contegno, non essere insistente ma se la situazione lo permette, tentare non nuoce (con educazione però!). Sono l’ideale anche per chi va a raccogliere i cataloghi (come me)!
Di cataloghi sarai pienissimo a fine giornata ma non farti sfuggire quello del padiglione francese! Ne vale la pena, anche solo per fare una brutta figura con la receptionist che ti parla solo uno spiccatissimo francese e tu l’unica cosa che conosci è “vulevų patč avec muā”. Certo, dopo un po’ il peso sarà insostenibile e dovrai fare una pausa.
Lo sai che nel padiglione del licesing (padiglione 31) ci sono un sacco di panchine e nessuno ci si siede? Approfitta se vuoi fare quattro chiacchere con gli amici se non sai dove andare! Se sei troppo distante, non ti preoccupare anche il padiglione del digital publishing (pad. 32) ha un sacco di posto e a volte fanno interessantissimi convegni, non fare lo schizzinoso e seguine qualcuno; c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare!
Tra l’altro il bar è decisamente più vuoto rispetto a quello vicino alla mostra, due passi in più per un po’ di tranquillità vale la pena, no? Dopo che la caffeina è entrata in circolo bisogna ritornare a combattere! Ma ricorda, nel padiglione licesing (pad.31) ci sono un sacco di gadget (memorabile la bottiglietta d’acqua aromatizzata alla fragola di hello kitty) che vale la pena andare a raccattare ma siate sempre discreti! Quando anche le tasche saranno piene, traboccanti di spille, adesivi e ammenicoli, sarà giunto il momento di tornare nel tuo mondo, quello fatto di carta e disegni. Dove andare? Facile, i padiglioni stranieri sono una giungla di cose bellissime e gadget indecorosi ma belli da avere! Troverai gadget bellissimi (se gli editori saranno stati diligenti).
Nella mia top 3 ci sarà sempre:
- La penna a biro della Combel Editorial con occhi
- Moschetto
- Serbatoio per fare le bolle di sapone, una chicca sopraffina!
I cinesi avranno probabilmente cataloghi riguardanti la stampa. A volte può capitare qualcosa di interessante come cataloghi di cartotecnica e pop up, non disprezzarli perché possono essere molto utili!
Ma ti sarà venuta fame vero? Beh, gli aperitivi d’inaugurazione a Bologna sono un must! Il padiglione giapponese fa una inaugurazione spettacolare ma purtroppo è solo su invito (come ottenerlo lo sa solo la Cia), ma nel pomeriggio uno stand vicino (credo sia thailandia o cina) fanno i waffle.
Sono l’ideale in attesa di qualche aperitivo dell’America Latina dove offrono tequila o quello della Grecia con l’uzo. Non bevete troppo però, altrimenti gli appuntamenti saranno sempre più difficili da sostenere e poi l’aperitivo in fiera è solo un “entrèe” per gli eventi serali.
Se siete stanchi con i piedi doloranti, gli eventi post fiera vi metteranno a dura prova ma ne vale la pena. Volete sapere perché? Perché vedere una mostra di illustrazioni originali, (trovare un altro buffet), e incontrare colleghi che non vedi da 12 mesi vi darā la giusta carica.
Nulla è meglio della fiera per ricordarci che non si può sopravvivere da soli senza un sorriso, una pacca sulla spalla e una buona chiacchierata.