Clienti privati #2
Richieste bislacche, imbarazzanti o inadatte fanno parte del “gioco”
A volte capita che vengano chieste cose di scarso gusto o per niente pertinenti al nostro modo di disegnare. Anche in questo caso, arrabbiarsi non serve.
Spieghiamo perché, per alcuni privati che non si occupano di disegno da vicino, potrebbe non sembrare così strano chiedere a un illustratore per l’infanzia un drago sanguinario che mastica un essere umano come un bocconcino prelibato!
E non è finita qui…
Qualche tempo fa un signore mi ha scritto per conto di una parrocchia chiedendomi di disegnare un bambino in braccio a un prete, ad un’altezza del viso del ragazzino davvero… sconveniente.
Senza far notare la cosa esplicitamente (attenzione perché alcuni possono offendersi!) ho suggerito invece una scena di gioco con il don che gioca a calcio con il piccolo; l’idea lo ha subito entusiasmato e divertito e io ho evitato di disegnare qualcosa che mi metteva molto a disagio.
Altre volte può succedere che vengano chieste soluzioni di composizione o idee un po’ dissonanti; in teoria (ma non è sempre detto) noi abbiamo una maggiore educazione all’immagine.
Invece che arricciare il labbrino e dire “Ma che roba è, non mi piace!” pensiamo a delle alternative da proporre e facciamolo bene. A proposito: almeno due alternative, ma non più di tre. Il rischio è di confondere il committente che non saprà cosa chiedere o ancora peggio, ci chiederà un mix delle tre soluzioni… disegnatore avvisato!

Un disegno privato parla sempre d’amore
Quale che sia il soggetto che ci viene richiesto, possiamo stare sicuri che quando una persona vuole dedicare un disegno a qualcuno, siamo sempre testimoni di un atto d’amore. Ed è proprio il motivo per cui a livello personale sto davvero apprezzando la commissione privata.
E’ bello vedere come una persona pensa a cosa può offrire e suggerire a un caro mediante un mio disegno.
Comunque, è un amore che dovrebbe riflettersi anche nella richiesta verso ciò che disegniamo; mi spiego, un altro motivo per cui mi piace lavorare per i privati è che spesso si tratta di persone che amano il modo in cui disegno e non si perdono in trecento modifiche senza fine.
E’ successo davvero molto di rado che rimanessero delusi dall’arrivo della matita e del colore che avevano chiesto di ricevere.
Un cliente privato vede quasi sempre con estrema meraviglia il disegno che gli ricorda la famiglia, il suo amato cane, una vacanza speciale da conservare nel cuore.

Per questo mi trovo ad incoraggiare chi legge a non svalutare questo tipo di lavori, a non vergognarsene (perché qualcuno lo fa, e mi dispiace) e anzi a goderseli il più possibile.


