Il segno unico, graffiato, di Serge Bloch è l’unione perfetta alle parole decise di Davide Calì.
Io aspetto
Quest’albo illustrato edito Kite edizioni è poetico e unico, decisamente un libro da non perdere. Con pochi segni e parole decise, che battono come un orologio, ti descrive il trascorrere della vita, fatta di attese.
Come ci suggerisce il titolo è proprio questo il tema dell’intero libro: l’attesa.
“io aspetto … di crescere” “…il bacio della buonanotte” “…che il dolce sia pronto”
L’albo si presenta con un formato insolito, come se fosse una busta, e dove dovrebbe trovarsi il destinatario troviamo il nostro protagonista, lì ad aspettare.
Il bimbo che troviamo in copertina cresce, una pagina dopo l’altra, e in un sol respiro attraversiamo tutta la sua vita, le sue attese da bambino, il natale, i dolci, e quelle da giovane adulto; il cinema, l’amore…tutto corre in fretta, veloce, ma infondo la vita è così, corre veloce, come il treno che lo porterà lontanto dalla sua amata, la guerra e di nuovo l’attesa per rivedersi, riabbracciarsi.
In tutte le pagine un unico filo rosso che si muove, si anima, protegge e unisce i personaggi, ma che al momento giusto li separa, li divide e si imbroglia in una matassa.
“io aspetto … che sia l’altro a chiedere scusa”
Una curiosità :
Io aspetto tradotto in tutto il mondo e tirato in centinaia di migliaia di copie, ha vinto il prestigioso Prix Baobab nel 2005.
Un libro adatto a tutti, grandi e bambini. Un libro da tenere con se, da aprire quando ci si vuole emozionare.
E se le mie parole non fossero state abbastanza convincenti, ecco piccolo trailer che senz’altro vi convincerà della sua bellezza.
Moi j’attends (court métrage et court métrage intéractif) from Claire Sichez on Vimeo.