L’incredibile bimbo mangia libri – Uno straordinario e divertente invito alla lettura
“Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica…”
Chi è stato ragazzino alla fine degli anni 70, questa prima riga l’ha letta canticchiandola, ricordando uno dei primi cartoon giapponesi ad essere apprezzato anche dal pubblico italiano, “Ufo Robot”, forse il “nonno ” degli attuali Transformers.
Quello di cui voglio parlarvi però non ha niente a che fare con i robot, ma la canzoncina mi è venuta in mente leggendo un libro di Oliver Jeffers, “L’incredibile bimbo mangia libri“.
L’incredibile bimbo mangia libri, Oliver Jeffers, ZooLibri
“Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica…”
Chi è stato ragazzino alla fine degli anni 70, questa prima riga l’ha letta canticchiandola, ricordando uno dei primi cartoon giapponesi ad essere apprezzato anche dal pubblico italiano, “Ufo Robot”, forse il “nonno ” degli attuali Transformers.
Quello di cui voglio parlarvi però non ha niente a che fare con i robot, ma la canzoncina mi è venuta in mente leggendo un libro di Oliver Jeffers, “L’incredibile bimbo mangia libri“.
La storia è presto detta: un bambino mangia talmente tanti libri da diventare un gran saputello, ma alla fine il suo corpo si ribella, non riuscendo più né a digerire i libri né a mettere ordine nella vastità delle informazioni ingurgitate.
Che fare? Usare i libri nella maniera più intelligente: leggendoli.
Il racconto sembra semplice, ma Jeffers, non so quanto consciamente, ha messo l’accento su un problema reale dei nostri piccoli lettori: il dover usare i libri in maniera nozionistica. Un certo tipo di società (soprattutto un certo tipo di scuola) ti inculca fin da piccolo l’idea che per dimostrare di essere intelligenti bisogna far vedere di sapere quante più cose possibili. Nozioni. Date. Luoghi.
Leggere invece significa assaporare le parole e i loro significati, diversi per ciascuno di noi. Leggere significa aprire la mente, e non accumulare informazioni. E’ dalla capacità di reagire alla lettura che si misura la nostra intelligenza. Leggere significa divertirsi. Magari proprio con un libro come questo. Dove le parole diventano parte integrante dell’illustrazione, mescolandosi alle immagini. I disegni, dal tratto un po’ retrò, scorrono davanti ai nostri occhi su vecchie pagine di quaderno, e sono affiancati da scritte che sembrano vergate con un vecchio pennino ad inchiostro. Sicuramente la passione di Jeffers per i libri nasce da lontano, sicuramente è stato un bambino che crescendo non ha perso la capacità di divertirsi con i libri. Il disegno di Jeffers è divertente, l’uso dello spazio sapiente, i colori si stagliano allegri su fondi vintage.
Un divertente invito alle lettura. Leggete per conoscere, per sapere, per informarvi. Ma leggete anche per svagarvi, vivere avventure speciali, conoscere nuovi amici, conoscere voi stessi.
E leggete non solo le parole ma anche ( e talvolta soprattutto) leggete le immagini. Le illustrazioni vi dicono ciò che le parole scritte non possono dirvi. I disegni suggeriscono, accompagnano, emozionano, perché toccano le corde nascoste del nostro sentire.
E se, quando avrete finito di leggere il libro di Jeffers, avrete ancora voglia di “assaggiare” altri libri, fatelo. Non temete che gli altri vi credano folli. Perché la fame e la follia, come diceva un certo Steve, sono il motore della vita!