#Racconti da Londra: House of Illustration
House of illustration, ovvero Casa dell’illustrazione.
Un museo, un negozio, un luogo di eventi e workshop, tutto in una “casa” situata in uno dei quartieri più famosi di Londra, King’s Cross, giusto accanto alle rive del Regent’s canal e alla più conosciuta “Stazione di Harry Potter”.
Fondata da Sir. Quentin Blake in persona, uno dei più famosi illustratori dei nostri tempi, che conta più di 250 libri illustrati tra cui quelli di Rohal Dahl, ha aperto le sue porte al pubblico nel 2014.
E che io sia arrivata a Londra proprio quell’anno, lo vedo un po’ come un segno del destino. Dopo qualche mese passato a rompere il ghiaccio con questa città, ho finalmente deciso di fare il grande passo, mandando la fatidica “application”, così è iniziata la mia esperienza di volontariato presso “HOI”, diventando parte di uno spledido staff oltre che passare del tempo circondata da libri ed illustrazioni provenienti da tutto il mondo.
Ma venendo al dunque, se passate da Londra mettete in cima alla vostra lista questo indirizzo: 2 Granary Square, King’s Cross
Il museo prevede differenti mostre a rotazione nella Main gallery e nella South Gallery, mentre da pochissimi giorni ha aperto la galleria permanente dedicata ai lavori di Quentin Blake.
Fino al 24 Agosto nella suddetta galleria potrete ammirare Seven kinds of Magic, curata da Sir. Quentin in persona , la mostra vi guiderà dentro il magico mondo dei suoi personaggi tratti da sette differenti libri: Angel Pavement, The Witches, Patrick, Angelica Sprocket’s Pockets, Rosie’s Magic Horse, Magical Tales and My Friend Mr Leakey.
Affiancando lavori del 1968 (Patrick) con lavori del 2010 (Macig Tales) è interessante vedere come a distanza di così tanti anni Quentin sia rimasto così fedele al suo stile, riuscendo ad essere attuale e fresco nell’ultima illustrazione di qualche anno fa così come nella prima, ormai un bel po’ ingiallita dal tempo.
Quel tratto di china graffiante, così dinamico da far sembrare le immagini quasi muoversi, parlarci, leggerci la storia, narrarla come in un film. I colori accesi degli acquerelli e le particolari caratteristiche dei suoi personaggi dalle espressioni naturali sono in grado di farci entrare direttamente nella narrazione della storia e farci sentire parte di essa, far diventare quei personaggi sulla carta familiari come fossero quegli amici che conosciamo da tempo.
Quella di Quentin è più che semplice illustrazione, è un arte capace di non passare mai “di moda”, rimanendo sempre attuale.
La Quentin Blake Gallery sarà permanente ma nell’arco dell’anno ospiterà differenti lavori dell’illustratore.
Dal 2 Settembre infatti, aprirà The Tale of Kitty-in- Boots, che ospiterà circa 50 illustrazioni originali prodotte per il testo di Beatrix Potter, libro che verrà pubblicato il Primo Settembre da Penguin Random House.
Mentre avrete tempo fino all’11 Settembre per visitare la nuova mostra A New Childhood: Picture Book from Soviet Russia.
Un viaggio attraverso le illustrazioni dei libri illustrati degli anni 20’ e 30’ della Russia Sovietica, ammirarndo gli originali lavori di influenti illustratori come Vladimir Tambi, sisters Olga e Galena Chicagova e Vladimir Lebedev.
Ad accogliervi ci sarà una piacevole melodia russa del tempo suonata al pianoforte, che vi accompagnerà attraverso le tre differenti stanze, ognuna con un colore diverso che vi farà immergere completamente nell’atmosfera e perdervi nei particolari delle numerose opere esposte.
Ma qui ad HOI non si guarda solo, ma si crea anche!
Numerosi sono infatti i workshop con affermati illustratori e fumettisti, che variano da “Vintage letterpress printing” a “botanical Illustration” passando per “Reportage Illustration” e corsi brevi di 10 settimane circa, che, come quelli appena conclusi, possono trattare l’introduzione alla creazione di un fumetto, l’illustrazione di persone o lo sviluppo di un Picture Book.
In più tanti workshop per bambini, scolaresche e famiglie e una residenza d’artista per cui avete tempo di applicare fino al 30 giugno
Non potremmo chiedere nulla di meglio.
Io qui mi ci sento proprio A Casa.