Obiettivo e Matita: una storia d’amore

Qual é il confine tra fotografia e illustrazione? Secondo il dizionario un’illustrazione può essere anche una foto che descrive il testo, ma io non condivido appieno questa definizione, perché la trovo povera e limitante.

Secondo me queste due forme di espressione possono incontrarsi, innamorarsi e sposarsi fino ad annullare il confine che le separa.

Ci sono foto che vanno oltre la realtà percepita, la scrutano con occhi nuovi, trasformando oggetti di uso comune in qualcosa di più affascinante.

Può una chiave diventare una valigia? O una graffetta una casetta? O addirittura una semplice molletta trasformarsi nella Tour Eiffel? Se, ad esempio, impariamo a osservare il mondo con gli occhi di Massimiliano Tappari tutto questo è possibile, ed è magnifico stupirsi di come può mutare la realtà, semplicemente osservandola da un punto di vista diverso.

Ci sono illustratori che invece non sanno scegliere, e in una mano tengono la matita e nell’altra la macchina fotografica, come Marianna Balducci che dopo aver dato forma alle sue idee su un foglio di carta, le ritaglia facendole vivere nella sua realtà quotidiana. Sono immagini semplici ma che rendono più briosa la vita di tutti i giorni. Non perdetevi la sua mostra d’illustrazione.

Un’altra artista che adoro è Adolie Day, lei inserisce nelle foto degli elementi disegnati, simulando le luci riesce a fondere perfettamente i vari elementi creando atmosfere armoniose e sognanti.

Tra un click e l’altro sbirciate anche i lavori di Virgola, lei inserisce elementi reali sul suo foglio e vi crea attorno i suoi mondi immaginari.

Senza andare troppo lontano, anche la nostra Roberta Terracchio, tende a mettere sempre un piedino nel confine tra illustrazione e fotografia e abbraccia sempre con fare delicato la sua matitina.

Come vedete questi sono solo pochi accenni di come queste due forme di espressione possano camminare insieme e di come sia davvero difficile dare una definizione precisa di ciò che riguarda l’illustrazione, perché è qualcosa che non ha paletti rigidi e tende ad andare oltre, e noi tendiamo sempre a metterci il naso dentro per scoprire, come degli esploratori, nuove forme espressive.

Se vi va perché non provate a sperimentare fondendo le due tecniche, magari scoprirete che era quello che cercavate. Mi farebbe piacere anche vedere i vostri risultati, il mio esperimento lo vedete in copertina, l’ho realizzato durante l’incontro di Tratteggiando “Scatti di Allegria”.

Ah dimenticavo, Attenti! Nella vostra caffettiera è nascosto un boia… non dite poi che non vi avevo avvertiti quando farete il vostro prossimo Coffee Break.

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