Il disegno alla base della progettazione
L’approccio col cartaceo, da qualche tempo a questa parte, è stato un po’ abbandonato, questo a causa dei molti software che, consentendo maggiore velocità e immediatezza, spingono a lavorare istantaneamente lasciando carta e penna in un cassetto. Sono le nuove generazioni di creativi, cresciute sui monitor, a commettere spesso questo errore, col rischio di creare materiale di poco valore o comunque poco curato.
Quindi, che tu sia un designer, un architetto, un grafico, un illustratore (e chi più ne ha più ne metta) non puoi iniziare un progetto senza aver prima preso in mano un foglio di carta e una matita.
Nel settore grafico mi è capitato spesso di imbattermi in situazioni del genere: accendo il computer, avvio Illustrator, inizio a progettare, fine.
Bhè, se questo è il tuo tipo di approccio è arrivato il momento di cambiarlo e seguire qualche piccolo consiglio!
Ci sono vari modi per iniziare a progettare un’immagine: c’è chi si butta subito sul foglio di carta, chi passa notti insonni a pensare e chi invece si fa una bella scorpacciata di immagini e progetti dei grandi maestri. Bruno Munari spiega il suo metodo di progettazione sottoforma di ricetta del riso verde.
Il mio approccio, che è quello che consiglio a chi è ancora alle prime armi, è quello classico:
Fase 1: Leggere attentamente il brief
Per chi non lo sapesse il brief non è altro che la richiesta dettagliata di ciò che vuole il cliente da noi. Il consiglio è di tenere sempre a mente cosa ti è stato richiesto, anche durante le fasi di lavorazione, per evitare di commettere errori e quindi di andare fuori brief.
Fase 2: Osservazione
E’ qui che possono iniziare a nascere le prime idee, le prime bocciature e i primi stimoli visivi. Mi raccomando cerca sempre immagini di qualità: puoi trovarle su Pinterest, Behance, e in tutti quei siti contenenti materiale creativo di buon livello.
Fase 3: Idea
Dopo aver guardato, osservato, visto e rivisto fino alla nausea, ti assicuro che almeno un’idea ti sarà venuta in mente! Se così non fosse prenditi qualche ora di pausa, magari davanti a un film o a una bella tazza di tè. Spesso le idee vengono quando meno te l’aspetti.
Fase 4: Documentazione
Una volta trovata l’idea si passa alla raccolta del materiale. Guarda sempre ciò che è stato fatto, come è stato fatto, da chi e per chi. Il consiglio più grande è quello di cercare immagini di qualunque tipo: ad esempio se sei un illustratore non limitarti a cercare illustrazioni, prova a guardare foto, film, progetti grafici…insomma qualunque cosa!
Fase 5: Bozza
Ecco la parte che noi creativi preferiamo! Facendo tesoro di tutto il materiale accumulato nelle fasi precedenti puoi finalmente iniziare a fraternizzare con foglio e matita (sempre temperata alla perfezione). In questa fase è bene non cancellare nulla poiché tutto può sempre tornarti utile, sia per portare avanti il tuo progetto, sia per un progetto futuro: non è raro infatti che una bozza venga riutilizzata per qualunque altra cosa.
Fase 6: Utilizzo dei software
Solo e soltanto adesso puoi aprire il computer per riportare in digitale ciò che hai fatto in precedenza. Questa fase è di fondamentale importanza poichè ti condurrà alla realizzazione finale del tuo progetto. Un consiglio! Di tanto in tanto fermati, fai uscire il Mr Hyde che è in te e chiediti come sta procedendo il lavoro. Una volta soddisfatto puoi chiudere il programma.
Fase 7: Giudizio finale
Ultima si, ma non meno importante! Il giudizio finale, oltre ad essere importantissimo infatti, è anche un ottimo modo per crescere e per andare avanti nel tuo percorso creativo. Il primo a giudicare dovrai essere tu stesso: non fare il timido, sii autocritico, guarda con oggettività il tuo lavoro (se ci stai su da troppo tempo stacca un po’ prima di darti un giudizio) e soprattutto non affezionarti mai!
Se ti piace e ti soddisfa, bene! Sei pronto a mostrare al mondo la tua creazione, pronto ad affrontare e a fare tesoro di critiche e giudizi altrui, sempre con umiltà e con un sorriso 🙂
Se non ti piace, beh… se non convince te come potrebbe convincere qualcun’altro? (a parte la mamma si intende). A questo punto… non ti resta che accantonare tutto e ricominciare!