Fotografia e illustrazione #3 – Stili e fotografia, 6 fotografi scelti per voi
Per chiudere questa rubrica abbiamo scelto sei fotografi.
Sei punti di riferimento che ben rappresentano il concetto di fotografia e illustrazione come parte di un grande insieme. Sei professionisti del passato e del presente per stuzzicare la vostra fantasia di illustratori e aspiranti fotografi.
Scelti da Marco
Marta Bevacqua
È una fotografa italiana. La passione per la fotografia inizia negli anni delle scuole superiori. Marta ha continuato a coltivare il suo interesse per l’arte fino a farlo diventare un lavoro. Il suo stile è inconfondibile, soprattutto per la scelta dei colori, delle atmosfere sognanti e della sensibilità dei ritratti. Scelgo Marta Bevacqua perché la sua fotografia può ispirare illustratori inclini all’uso di palette morbide e delicate.
Oleg Oprisco
Nato in una piccola cittadina a ovest dell’Ucraina, Oleg inizia a lavorare come fotografo all’età di sedici anni, come assistente in un laboratorio fotografico. Raggiunta al maggiore età, lascia l’Ucraina per diventare un professionista del settore. Attualmente Oleg scatta con macchine fotografiche analogiche e a chi vuole intraprendere la carriera fotografica consiglia di “scattare, scattare, scattare e ancora scattare”. Scelgo Oleg Oprisco perché dietro i suoi scatti c’è molta pianificazione. Ogni elemento visibile nelle sue foto non è digitale ma costruito da lui stesso, il che lo trasforma anche in una specie di mastro scenografo. Suggestivo, dettagliato. Può essere un riferimento per desidera sviluppare uno stile di illustrazione evocativo ed elegante.
Alison Scarpulla
È una fotografa americana. Scatta perlopiù a pellicola e sviluppa i negativi con acidi e vino. È una creatrice di piccoli e misteriosi mondi, connessi alla natura e alle persone. Alcuni scatti legati al tema dell’occulto la rendono una professionista di indubbio fascino. Ma oltre a scene ed elementi oscuri, Alison è in grado di creare anche scatti dai toni più leggeri, sempre legati alla natura e al corpo umano. Scelgo Alison Scarpulla per la sua sensibilità, per la visione che ha del mondo e per le composizioni sognanti, utili per gli illustratori che cercano fonti di ispirazioni legate all’ambiente e alla bellezza della Terra.
Scelti da Camilla
Martin Parr
Martin Parr è un fotografo britannico. Il suo primo progetto fotografico risale a metà degli anni Settanta, in bianco e nero, ma dal 1982 il colore diventa elemento predominante nei suoi lavori. Nel 1988 entra a far parte dell’agenzia Magnum. Ho scelto Martin Parr per il suo occhio estremamente critico e ironico. A primo impatto le sue fotografie possono sembrare esagerate e grottesche, i colori sono sgargianti e le prospettive inusuali, ma osservando attentamente ci rendiamo conto che sono lo specchio della nostra società.
Andreas Gursky
Andreas Gursky è un fotografo tedesco considerato uno degli artisti più quotati al mondo, famoso per le sue fotografie di grande formato. Durante gli studi universitari a Dusseldorf, Gursky riceve profonde ispirazione dai suoi professori Otto Steinert e Hilla e Bernd Becher, fotografi già affermati in quegli anni. Il suo approccio alla fotografia è minuzioso e molto metodico, la scelta di realizzare stampe di grandi dimensioni si rivela punto di forza dei suoi lavori. Scelgo Gursky per l’eccessiva precisione delle sue fotografie e per sottolineare quanto sia importante non solo lo scatto in sé, ma la scelta dell’output finale (dimensioni della stampa, supporto etc).
Bernd e Hilla Becher
Bernd e Hilla Becher, conosciuti anche come i ‘coniugi Becher’, sono due fotografi tedeschi, promotori e professori della scuola di Dusseldorf, alla quale studiarono tantissimo artisti tutt’oggi affermati. Alla fine degli anni Cinquanta, i coniugi Becher cercano di riportare la fotografia alla sua funzione inziale, ovvero ‘riproduzione della realtà’, eliminando tutta la sfera emotiva e personale. Tutto il loro lavoro si concentra su scenari appartenenti all’industria e utilizzano il mezzo fotografico come strumento di ricerca e documentazione. Ho scelto i coniugi Becher perché apprezzo in questo caso la loro visione oggettiva e fredda, inoltre ci fanno capire quanto sia importante la fase di studio e ricerca che viene prima dello scatto, tutto il loro lavoro infatti è incentrato su questa fase.