Dixit – l’illustrazione si fa gioco

Negli ultimi anni c’è stato un’esplosione nel mercato dei giochi in scatola. Molte case editrici sono nate e gli scaffali dei negozi si sono riempiti di giochi che finalmente non sono solo Monopoli e Risiko, giochi di cui si farebbe volentieri a meno (almeno negli ultimi 15-20 anni)

Ma un mercato come quello del boardgame ha bisogno di Game designer che rendono accattivante il gioco, ma soprattutto di bravi illustratori che sappiano trasmettere il flavour del gioco.
Se in un libro le illustrazioni suggeriscono, in un gioco in scatola le immagini descrivono, diventano un mondo preciso con un’atmosfera che non è possibile confondere.

In questa ottica spicca un gioco che ormai conoscono praticamente tutti e che ho avuto modo di giocare per anni quando doveva ancora approdare in Italia: Dixit.

Il gioco è semplice ed è adatto a tutte le fasce di età.
In breve bisogna mettere una carta sul tavolo partendo dalla descrizione data da uno dei giocatori.

Ma cosa rende interessante il gioco? Tutte le carte hanno solo delle illustrazioni, al vivo, che descrivono immagini di ogni tipo, alcune surreali, altre poetiche, altre ironiche e così via.

Dixit è uscito in Francia nel 2010 e grazie al suo successo sono uscite sette espansioni.

La casa editrice a mio avviso ha avuto una buona idea nel cambiare la mano durante le uscite delle espansioni così da non rendere troppo monotono il gioco. A ben pensarci è difficile trovare un illustratore che sappia gestire diversi stili in maniera superba e aver scelto artisti di grande calibro ha reso questo gioco una sia per bambini che per i più grandi.

All’inizio non si chiamava neanche Dixit.  Come per il Gattopardo questo progetto fu respinto da molti editori di giochi anche perché l’autore utilizzava immagini prese da libri per bambini e questo creava un problema anche con l’utilizzo dei diritti d’autore. Roubira, l’autore, cercò quindi un illustratore.

Gli venne presentata Marie Cardouat, illustratrice di libri per bambini, e alla fine il gioco venne prodotto della Libellud, una casa editrice che nascerà proprio grazie a Dixit.

La tecnica tradizionale e lo stile di Cardouat è perfetta per questo gioco: sognante e leggero per un pubblico di bambini che si può divertire perdendosi nelle immagini.

Il suo stile inoltre è possibile ritrovarlo nel gioco Steam Park ed è stata anche ospite a Lucca Comics and Games 2013 per l’uscita del gioco edito in italia da Cranio Creations.

Il successo aumenta e così le edizioni di Dixit aumentano e il portfolio di artisti si ampia.

Pierô alias Pierre Lachevalier, ha collaborato con Dixit 2 (o Odyssey) e ha un background molto florido nel mondo del gioco in scatola ed è già il primo segnale da parte della Libellud di cambiare lo stile artistico.

Xavier Collette ha lavorato alla terza espansione, fumettista di altissimo calibro ha pubblicato diversi BD con Delcourt.

Tra gli altri illustratori troviamo quel genio di Clement Lefevre, autore di diversi fumetti editi in Italia da Tunuè. Il suo stile unico non ha bisogno di troppe presentazioni!

Franck Dion è probabilmente quello con lo stile più magico a mio parere con un utilizzo sopraffino del digitale, probabilmente tra tutti è quello più per “grandi” per qualità e dettagli.

 

Carine Hinder e Jerome Péllissier hanno lavorato alla sesta espansione. Lo stile di Carine è decisamente più colorato rispetto a quello di Dion.

 

Nel 2016 è uscita anche l’ultima espansione: Dixit 7 Revelations (conosciuto anche come Dixit 7). Qui è possibile vedere le illustrazioni di Marina Coudray che sono veramente potenti.

Illustrazioni profonde, a volte grafiche, altre ironiche ma tutte incantevoli!

 

 

Avere tutte le espansioni forse è un po’ troppo, ogni espansione ha infatti 84 carte, e per questo motivo consiglio di prendere solo quelle che ispirano di più perché è come avere una bacheca di pinterest su carta! 

Un gioco decisamente consigliato, per illustratori e non. Buona partita e buon divertimento!

 

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