Illustrazione Digitale vs Tradizionale
Da quando ero ragazzina combatto coi preconcetti.
Non so perché ma spesso certa gente, pur non conoscendo realmente le cose, si fa un’idea sua, basata probabilmente su dicerie o supposizioni e difficilmente riesci a dissuaderla da dalla sua convinzione.
Ricordo che troppo spesso a scuola dovevo sentirmi dire cose come: “Ma tu vai al liceo artistico, lì mica si studia, è facile la vita”. In realtà io studiavo eccome. Ok ok, sarò stata anche un po’ secchiona, ma frequentando il corso sperimentale, oltre alle materie artistiche studiavo le stesse materie che avevano anche gli altri licei. Ogni pomeriggio dovevo fare i compiti per il giorno dopo e destreggiarmi tra disegno e materie teoriche. Io studiavo.
Adesso lavoro e ho un nuovo preconcetto con cui mi trovo a raffrontarmi:
“Ma tu colori con il computer, certo che è facile! Fa tutto lui!”
Ecco… Grrrr!
A quanti di voi fa imbestialire questa frase? Alzate la mano!
Se una persona crea illustrazioni al computer non vuol dire che stia lì a guardare il monitor e a dirgli “fammi la Gioconda” e quella spunta come per magia.
In digitale ci vogliono sia competenze artistiche che informatiche e se non sono bravo a disegnare con carta e matita non lo sarò nenche al computer.
È vero che ci sono degli strumenti che ti aiutano e agevolano nel lavoro, però è anche vero che se non studi bene quello che puoi o non puoi fare, difficilmente riuscirai ad ottenere dei buoni risultati.
Non è una difesa a spada tratta del digitale, infatti amo anche le tecniche tradizionali. Ci sono certe sensazioni che ti dà lavorare col colore reale che il digitale non potrà mai trasmetterti, come quando ti sporchi le dita con i pigmenti, o senti i profumi e il calore della carta sotto le mani. Questo è vero, ma non vuol dire che bisogna demonizzare o sminuire le nuove forme di espressione. Sì, perché il digitale è un nuovo modo per trasmettere ed esprimere i nostri pensieri, attraverso nuovi strumenti che permettono di simulare le tecniche tradizionali e che danno la possibilità di lavorare con tempi più rapidi. Pensate anche semplicemente all’attesa dei tempi di asciugatura dei fogli, spesso gli illustratori lavorano a ritmi stressanti e le case editrici richiedono modifiche colore o spostamenti di elementi che il digitale agevola, dimostrando di essere una tecnica di illustrazione molto efficiente.
Molti dicono che la tecnica digitale non trasmette emozioni come la tradizionale, ma io non lo trovo del tutto vero.
Quando guardo le illustrazioni di Pascal Campion, Bobby Chiu, Kei Acedera o Paolo Domenconi io rimango comunque estasiata, le atmosfere le vivo appieno e il calore mi arriva comunque. Io non considero assolutamente freddo questo mezzo. Penso che tutto dipenda da come lo si utilizza e qual è la nostra intenzione.
Penso che troppe volte si giudichi in un modo o nell’altro per la poca conoscenza che si ha di quella determinata tecnica e si giunge a conclusioni affrettate, senza aver mai provato davvero quello che si sta affermando.
Io trovo che le tecniche siano meravigliose entrambe.
Bisogna solo imparare a non rifiutare sempre il nuovo etichettandolo come qualcosa di scarso valore. Dovremmo invece essere più curiosi e cercare di scoprire come funzionano le novità.
Le nuove tecniche fanno semplicemente parte di un processo evolutivo e noi dobbiamo solo scegliere se sposare o meno il cambiamento.
Voi cosa ne pensate? Preferite le tecniche tradizionali o siete aperti anche al digitale? Lasciate un commento ^_^