Boris e la Puppet Animation
Il mondo dell’animazione è così vasto e ricco di stimoli che appassiona da sempre sia adulti che bambini. Ricordo che quando ero bambina mio padre mi portava a noleggiare le videocassette (bei tempi) e la scelta ricadeva sempre su “The Nightmare Before Christmas” di Tim Burton, capolavoro dell’animazione degli anni 90.
Sia io che lui non potevamo fare a meno di guardarlo e riguardarlo almeno una volta al mese senza mai stancarci. È strano pensare come quei personaggi ironici, grotteschi e un po’ viscidi riuscivano, e riescono ancora, ad affascinare, con quella sottile ripugnanza che invece di disgustare attrae; attrazione che mi ha accompagnata fino ad oggi.
Dopo questo tuffo nel passato eccoci qui per parlare della stupenda, meravigliosa, magnifica (e chi più ne ha più ne metta!) arte della “puppet animation” o più semplicemente animazione delle marionette (in inglese fa più figo diciamolo!).
La Puppet animation è una particolare tecnica di animazione a passo uno (stop motion) usata per realizzare delle animazioni di personaggi tridimensionali, e “The Nightmare Before Christmas” è realizzato proprio con questa tecnica.
La mia indomabile passione per l’argomento, mi ha portata quindi a realizzare, con le mie mani, un personaggio tridimensionale da poter successivamente animare. La realizzazione non è stata semplice, poichè per far si che si possa muovere una volta ultimato, sono necessari vari passaggi e l’impiego di particolari materiali così che non si rompa alla prima torsione.
Lui è Boris Borislav ed è l’uomo dello zucchero filato.
La prima, e fondamentale, fase nella creazione di un personaggio è quella della caratterizzazione.
È indispensabile per la creazione di un personaggio, sia che stiate facendo un’illustrazione che una marionetta, dare un perché, un nome, una collocazione storica e soprattutto una personalità al vostro personaggio. Chiedetevi qual è il suo piatto preferito e cosa invece non gli va a genio. Farlo vi aiuterà a rendere il tutto più reale possibile.
Boris ad esempio è russo, di poche parole, lavora al circo, e anche se forse non sembra è proprio un brav’uomo.
Anche i pupazzi per lo stop motion, proprio come noi, hanno uno scheletro. Dunque la seconda cosa da fare è creare l’armatura, cioè lo scheletro del personaggio. Armata di filo di alluminio ho realizzato così lo scheletro e ho fissato i punti fermi, le ossa, con della pasta modellante. Boris ancora sembra un figurino.
Il prossimo step è quello dell’imbottitura, cioè i muscoli. Rivestendo lo scheletro, e fasciandolo, Boris inizia a prendere forma (e anche qualche chilo di troppo)!
Per realizzare la pelle invece ho utilizzato il lattice liquido, poiché questo materiale una volta asciutto, permetterà a Boris di potersi muovere senza rompersi.
Contemporaneamente a tutto questo ho realizzato la testa con della pasta modellante e l’ho dipinta. Scolpirla non è stato facile poiché il mio schizzo di partenza era molto caricaturale ma poi, grazie anche al tocco di colore, la faccia un po’ imbronciata di Boris è venuta molto bene.
Ed infine l’abbigliamento! Che uomo dello zucchero filato sarebbe senza un bel grembiule e una camicia cucita a mano? Il tutto è stato poi contornato dal piccolo bastoncino di zucchero filato e da un minuscolo cappello di carta.
Spero che Boris vi sia piaciuto e che abbia fatto venir voglia anche a voi di sperimentare questa bellissima arte! Chissà che un giorno non lo vediate sugli schermi mentre prepara il suo soffice zucchero filato.