Italian fantasy artist do it better – intervista a Jacopo Schiavo
Una delle cose più belle di essere autore per Ad Un Tratto è quella di poter andare a rompere le scatole ad altri illustratori. Premetto che ho avuto modo di conoscerlo di persona e dal primo momento mi è stato subito simpatico. Dopo aver visto i suoi lavori ho pensato, dunque, che fosse giusto intervistarlo per dare a tutti la possibilità di conoscerlo. Così, dato che è un illustratore principalmente fantasy, ho deciso di fargli qualche domanda per capire come si comporta il mercato con chi disegna Fantasy e Sci-fi.
Lui è Jacopo Schiavo.
Andrea: Ciao Jacopo! Grazie di aver accettato questa intervista.
Da qualche anno, merito delle varie fiere del comics e del games, il Fantasy in Italia sta scoprendo una nuova era. Per questo ho deciso di intervistare alcuni illustratori italiani che il fantasy lo disegnano, poichè spesso, per non dire sempre, si ha la tendenza a collegare questo stile solo a copertine e giochi.
Ma andiamo con ordine: presentati!
Jacopo: Ciao Andrea e ciao a tutti, mi chiamo Jacopo Schiavo e sono un illustratore di Padova appassionato del mondo Fantasy e Sci-fi, ma non solo! Film, serie tv, videogiochi e fumetti sono ulteriori interessi che coltivo e che stimolano in continuazione la mia produzione artistica.
A: Come ti sei avvicinato al mondo dell’illustrazione e del fantasy?
J: Da sempre ho provato un grande interesse verso la storia dell’arte e verso alcune grandi correnti artistiche del passato, ma l’incontro con il fantasy illustrato è iniziato quando avevo circa 14 anni, quando comprai per la prima volta un mazzo del gioco di carte Magic: The Gathering. Da lì fu amore a prima vista per i capolavori che caratterizzavano ogni carta e, conseguentemente, arrivò l’interesse per il gioco di ruolo con il classico Dungeons&Dragons e i relativi manuali.
A: Quali sono stati gli artisti che ti hanno ispirato ad intraprendere questa carriera?
Citandone alcuni menziono Todd Lockwood, Wayne Reynolds, R.K. Post, Brom, Donato Giancola, Tony DiTerlizzi.
A: Quali sono state le difficoltà che hai trovato agli inizi della tua carriera? E adesso cos’è cambiato?
J: In realtà mi ritengo tuttora agli inizi in quanto ho finito solo da qualche anno gli studi presso la Scuola di Comics qui a Padova.
Ho avuto già ottimi riscontri per quanto riguarda commissioni private e concorsi, però la strada è appena cominciata e l’entusiasmo è sempre costante.
A: Ad oggi qual è stata la tua migliore esperienza lavorativa e perché?
J: Ricordo con piacere il lavoro come colorista per le copertine di due romanzi fantasy di Alice Editions. Mi sono trovato veramente a mio agio grazie alla professionalità e alla disponibilità dell’art director che mi ha seguito durante tutte le fasi di lavorazione delle copertine. Mi ritengo dunque molto fortunato di aver collaborato con loro.
A: Cosa consiglieresti a chi è alle prime armi?
Consiglio di essere estremamente curiosi verso tutto, anche di fronte a linguaggi artistici che apparentemente non piacciono. Da quando ho cominciato a studiare seriamente l’illustrazione ho scoperto e imparato molto anche da ciò che prima ritenevo lontanissimo dal mio linguaggio, ampliando le mie influenze e conoscendo grandissimi autori che tutt’oggi seguo.
A: Che ne dici di farti un po’ di pubblicità? Dove possiamo trovare il tuoi lavori?
J: Certo! Potete trovare il mio portfolio online su Artstation e Behance, su Facebook alla voce Jacopo Schiavo Art e su Instagram; per chi volesse contattarmi via mail, il mio indirizzo è jacopo.schiavo.art@gmail.com
A: Se potessi realizzare una copertina per il mercato italiano, quale titolo sceglieresti?
J: Bella domanda! Ce ne sarebbero un bel po’, ma così su due piedi ti direi Dragonero!
A: Ti ringrazio e buon lavoro!
J: Grazie a te e un saluto a tutti, ciao!
Coomenti 1
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