Intervista a Claudio Cerri – La magia delle cover
Ciao Claudio!Con grande piacere ti ospitiamo per il prossimo webinar che terrai il 21, 22 e 28 Gennaio “Attrarre con la Cover”, ma prima dobbiamo superare un po’ di convenevoli, preparati, sarò terribile!(segue risata malefica!) Scherzo!Innanzitutto, perché non ti presenti?
Aiuto! Speriamo di sopravvivere all’intervista! Scherzi a parte, mi chiamo Claudio Cerri, lavoro nel campo dell’illustrazione da ormai tanti anni, da quando ancora solitamente non si usava il computer come strumento di lavoro! Ma non sono vecchio, è la tecnologia che corre troppo veloce. Lavoro anche nel campo della grafica.
Io ti ho conosciuto con varie illustrazioni realizzate in digitale, come mai hai preferito questa tecnica nel corso degli anni?
Ho iniziato a lavorare con strumenti classici. Per colorare usavo gli acrilici, una tecnica che amo sempre molto. Il passaggio al digitale però è stato obbligato. Con l’aumentare del lavoro non mi era possibile rispettare i tempi di consegna. Inoltre ve lo immaginate dover stare dietro alle varie revisioni imposte dagli editori? Modificare al volo un lavoro in digitale è un processo veloce, ma con la pittura classica diventa una montagna da scalare. Trovo che se si vuole lavorare a un certo tipo di illustrazioni, il digitale sia una scelta obbligata.
Nel prossimo webinar che terrai parlerai di come realizzare una copertina, ci puoi dire però un paio di copertine che adori? (attenzione, possibili spoiler!)
No, nessuno spoiler! 🙂 Faccio fatica a scegliere solamente due copertine, ce ne sono tante che amo, per vari motivi. Mi piacciono molto le cover di Paolo D’Altan, una delle mie preferite è quella del libro “Emilio Salgari, navigatore di sogni”: una composizione perfetta che ne esalta la drammaticità associata ad un’ottima capacità di raccontare con una singola immagine. L’altra che mi viene in mente è quella dell’albo illustrato “Oliver & Patch” di Claire Freedman e Kate Hindley. Ricordo la prima volta che la vidi in edizione originale in fiera a Bologna tra tantissime altre cover. Attirò immediatamente la mia attenzione. Per me questa copertina è costruita in modo veramente efficace: nonostante tutta la confusione generata dai passanti, esistono solo i due protagonisti e il loro affetto. Sembra che tutto giri al rallenty alle spalle dei protagonisti, mentre loro giustamente si prendono tutta la scena, nonostante i molti soggetti rappresentati.
Ora, la domanda fatidica: il mondo dell’illustrazione, dalle Alpi alle Ande fino al circolo polare Artico si dividono sull’argomento. Procreate sì o no? Apple Pencil è meglio della Cintiq?
Questo è un argomento che mi piacerebbe discutere approfonditamente durante il webinar. Non esiste l’hardware perfetto, esiste quello migliore per le proprie esigenze e per il contesto in cui si disegna. Il risultato finale è lo stesso, sia che si usi iPad, sia che si usi una Cintiq. Cambia però il processo lavorativo. Lavorare per un progetto che sarà destinato alla stampa è diverso rispetto a lavorare a un progetto che sarà pubblicato esclusivamente online. Queste due condizioni sono fondamentali per la scelta dell’hardware.
Se sei sopravvissuto a questa domanda, ti va di parlarci della tua esperienza con gli editori? Quale è stata la commissione che più ti ha dato piacere realizzare? E di contro, quale commissione ti ha dato più difficoltà nella realizzazione?
Si, sono sopravvissuto! 🙂
Riguardo alla domanda, posso ritenermi fortunato in tal senso, durante questi anni ho avuto davvero tante soddisfazioni . Non ho una commissione preferita in particolare, sicuramente ci sono lavori che mi hanno dato più piacere e che sono stati più appassionanti di altri da realizzare, però il trucco quando un lavoro non è entusiasmante (oppure fa parte di un processo di routine) sta nello sperimentare nuove soluzioni, così da appassionarsi comunque.
Per finire, accenna qualcosa sul webinar che terrai.
Lo studio e la realizzazione di una cover sarà il punto di partenza per parlare di tanti aspetti legati all’illustrazione. Dalla scelta dell’hardware e applicazioni, alle accortezze da prendere a seconda del tipo di carta utilizzato per la stampa, passando per la composizione e gestione dello spazio.
Claudio, ti ringrazio per esserti prestato a questo supplizio! Con tutti gli altri, ci vediamo online e non mancate!