French Toast Club /2 – BARROUX
Barroux scrive e illustra i suoi libri da diversi anni con una produzione molto prolifica di albi illustrati, ma anche di fumetti. Inoltre dirige una collana per la casa editrice Kilowatt. Ogni volta che ci vediamo mi racconta mille progetti.
In Italia è tradotto da Clichy che nel suo catalogo conta parecchie dei suoi libri: da Quella mattina sono partito a Missione colazione, da Io non ho paura a Mio Papà supertuttofare, e poi Io e Denise, Dov’è l’elefante, Quanti alberi ci vogliono? fino a Mio nonno sta svanendo, scritto da Gilles Baum.
Nelle sue storie si parla spesso di natura e di ambiente, ma tante sono semplicemente storie di infanzia.
In Italia sei molto conosciuto attraverso il catalogo delle edizioni Clichy.
E tu, conosci l’Italia? Se non sbaglio la prima volta che ci siamo incontrati mi hai raccontato di un tuo viaggio a Roma da molto giovane?
Adoro L’Italia. Roma, Firenze e anche il sud, la Puglia ! Quando avevo 18 anni i miei genitori mi regalarono un biglietto per Roma. Un treno notturno, l’inizio di un’avventura. Al ritorno avevo in valigia un numero di Frigidaire che all’epoca mi era sembra ultramoderno, molto creativo.
Parlando di viaggi tu sei vissuto per un periodo negli Stati Uniti. Vivere là ha condizionato il tuo modo di fare libri?
Sì, in qualche modo. Ho imparato a essere più creativo nelle mie scelte grafiche e anche più veloce. Lavoravo per la presse e i tempi erano talvolta molto ristretti.
Ho incontrato il mio agente in quel periodo e continuo a fare libri laggiù. Scrivo direttamente in inglese.
Spesso nei tuoi libri i protagonisti sono i bambini, cosa non scontata. Tu che bambino eri?
Da bambino ho vissuto parecchio all’estero, con i miei genitori e mia sorella. Prima in Algeria, poi in Marocco, ne ho un ricordo colorato, luminoso e ricordo molti odori. Leggevo molto Jules Verne e già all’epoca disegnavo tantissimo.
Un tema che invece ricorre spesso nei tuoi libri è l’ambiente. Cosa pensi del clima apocalittico che stiamo disegnando rispetto all’ambiente? Il nostro pianeta è davvero perduto o c’è speranza di salvezza? Che messaggio pensi dovremmo tramettere in questo senso alle nuove generazioni?
Ho buone speranze che le cose cambino, le nuove generazioni sono più combattive, più coinvolte che come eravamo noi alla loro età. Si battono su un sacco di cose, per l’ecologia, ma non soltanto. L’ambiente è un tema che mi tocca molto, per il mio ultimo libro, con Seuil, Les géants tombent en silence (I giganti cadono in silenzio) siamo riusciti ad attuare un’iniziativa insieme a un’associazione: per ogni libro comprato, un albero piantato. Abbiamo piantato 3000 alberi e il libro è andato in ristampa. È una piccola vittoria, un’azione concreta.
Di recente è uscito in Italia Mio nonno sta svanendo, un libro molto dolce, che tratta il tema dell’Alzheimer. Ce ne vuoi parlare?
Soggetto delicato ma scritto meravigliosamente da Gilles Baume. È molto personale, mio padre è stato portato via da questa malattia e verso la fine avevo la strana sensazione che stesse svanendo, che diventasse ogni giorno più trasparente, leggero.
Ne ho discusso con Gilles e questa frase ritornava regolarmente, “mio padre svanisce”. È diventata una storia, un libro per bambini delicato e poetico su un soggetto difficile.
Un altro tuo libro molto particolare (che rimane il mio preferito) è On les aura, per ora non tradotto in Italia. Si tratta di una graphic novel che ha una storia davvero incredibile. Ce la vuoi raccontare?
Sì, strano incontro. La mia prima graphic novel per adulti su un testo trovato in un cassonetto a Parigi. Un giorno ho trovato un bidone pieno di vecchie carte (che pensavo di usare per i miei collage). C’era anche una scatola da scarpe con dentro una croce di guerra e un vecchio quaderno di scuola ingiallito.
Nel quaderno, una scrittura fitta, quasi illeggibile. 3 mesi della vita di un uomo partito in guerra nel 1914. Il suo diario personale, molto commovente.
Il suo nome si era cancellato dalla copertina. Non ho mai saputo come i chiamasse. Ho messo delle immagini a queste parole e il libro è diventato una graphic novel.
È diventato anche un concerto disegnato che mi ha portato in giro per il mondo insieme a Julien, il chitarrista. Siamo stati in Scozia, India, Colombia e diverse volte in Francia. (lo spettacolo è sottotitolato).
Domanda di rito: a cosa stai lavorando in questo momento?
Proprio oggi ho finito le ultime illustrazioni di un libro per bambini che si intitolerà Elle, lui (Lei, lui) che parlerà d’amore, sarà un albo grande formato di Albin Michel.
Poi lavoro agli schizzi per un libro per un editore inglese su un testo molto nello che mi ha toccato parecchio (ma non posso dire di più).
E poi sono in piena produzione con il grafico della mia prossima graphic che si intitolerà L’ombre qui marche à mes cotés (L’ombra che marca accanto a me) che uscirà per Urban Graphic. Il mio primo testo lungo per adulti dovrebbe uscire a febbraio. Insomma, molta carne al fuoco !